lunedì 28 marzo 2011

Le forze leali a Muammar Gheddafi hanno fermato l'avanzata verso Sirte dei ribelli libici, che, riconquistata l'intera zona petrolifera della Cirenaica, puntano decisi verso ovest. Sirte è una città chiave per gli insorti, per l'importanza simbolica - è la città natale di Gheddafi - e quella strategica, perché toglierebbe dall'isolamento Misurata, unica città dell'ovest in mano ai ribelli. Anche se le ultime notizie fornite dal regime - e non confermate dall'opposizione -indicano che la città è tornata sotto il controllo governativo. Sul fronte diplomatico, intanto, alla vigilia del summit di Londra, Francia e Gran Bretagna hanno ribadito che Gheddafi deve lasciare subito il potere. Le forze di Gheddafi hanno fermato l'avanzata dei ribelli libici a Harawa, a circa 60 chilometri da Sirte. Lì si sono verificati violenti scontri tra le opposte fazioni, secondo la testimonianza di alcuni giornalisti francesi. La colonna dei ribelli è caduta in un'imboscata che ha provocato alcune vittime. I soldati del Raìs avrebbero inoltre ripreso il controllo di Misurata, terza città libica, 210 chilometri a est di Tripoli. Secondo le autorità, le "truppe hanno messo fine alla loro offensiva contro i ribelli e la sicurezza in città è stata ristabilita". Le autorità avrebbero poi decretato un nuovo cessate il fuoco, che continua però a essere infranto, secondo quanto riportato dagli insorti. Intanto, la Nato ha assunto il comando delle operazioni; Le forze impegnate nell'operazione 'Unified Protector' stanno agendo in Libia con l'unico obiettivo di "prevenire attacchi ai civili" e per "aiutare" la popolazione libica. E' quanto ribadito più volte nel corso di una conferenza stampa a Napoli dal generale di divisione Charles Bouchard, al cui comando è stata affidata l'operazione in corso in Libia. Gli aerei della Nato - ha poi reso noto - hanno cominciato ieri a far rispettare la 'no-fly zone' in Libia. "Ma non abbiamo ancora assunto la piena responsabilità dell'azione della coalizione internazionale" ha poi spiegato il comandante dell'operazione. Sul fronte diplomatico, c'è attesa per il summit a Londra. Alla vigilia del vertice, il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e il primo ministro britannico, David Cameron, hanno ribadito che Gheddafi deve lasciare subito il potere. In una dichiarazione congiunta pubblicata oggi, i due leader hanno dichiarato che "Gheddafi deve andarsene immediatamente", chiedendo poi al Consiglio provvisorio formato a Bengasi di guidare il processo di transizione. La Russia, intanto - assente, domani, al vertice di Londra - è tornata a criticare duramente l'operazione militare in corso. Secondo il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, L'intervento militare della Nato non rispetta la risoluzione Onu 1973. Pca-San.  (FonteVirgilio.com).                                                                                 
Ritengo che la qustione non avrà durata breve e che i soli bombardamenti serviranno per dividire la Libia per un per pò. Inoltre Francia e Gran Bretagna, continuano a sperare di spartissi il bottino alla fine della "Guerra Lampo"....
 
 

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